Puzzle per bambini: un modo divertente per sviluppare le abilità spaziali

Inventato nel 1760 da John Spilsbury, un cartografo e incisore londinese, come tutti sanno il puzzle consiste nell’incastrare delle tessere di cartone al fine di farle combaciare e comporre un’immagine predefinita.
Oggi ci sono in commercio tantissimi modelli: da quelli complessi con numerosi pezzi a quelli 3D. Prima di acquistarne uno però è necessario fare attenzione a individuare un modello adatto all’età del bambino. I puzzle per i più piccoli sono di solito più colorati e hanno poche e grandi tessere.
Perché è importante fare i puzzle per bambini?
Il puzzle è adatto a sviluppare le capacità cognitive del bambino. Attraverso la composizione delle tessere, il bambino interagisce con il genitore e viceversa avendo come obiettivo la soluzione del gioco. Affinché si possa avere un vantaggio da questa attività è però importante non lasciare da solo il bambino ma rapportarsi con lui in modo da stimolarne l’azione.
Come stimolare lo sviluppo cognitivo: ecco cosa fare durante il gioco
- Attira l’attenzione sull’oggetto: indicando e toccando ogni pezzo.
- Struttura il compito in sequenze: inizia prima con gli angoli poi pian piano il resto.
- Suddividilo in step: cerca prima i pezzi relativi al cavallo poi…
- Fai notare le differenze tra i pezzi: dividi i pezzi con gli angoli dagli altri.
- Stimola l’azione da svolgere, con frasi tipo “Adesso dobbiamo trovare tutti i pezzi che compongono il cavallo”.
- Controlla la possibile frustrazione del bambino, dicendo “Brava hai quasi finito” e “Brava la mia bimba, hai trovato da sola quel pezzo”.
- Mantieni l’attenzione focalizzata sull’obiettivo, con frasi tipo “rimane solo il cavallo e poi abbiamo finito”.
Sviluppo delle abilità spaziali nel bambino: i benefici dei puzzle
Un recente studio ha rilevato quanto il gioco del puzzle sia importante anche per lo sviluppo delle abilità spaziali.
Le abilità spaziali consistono nella capacità di percepire, agire e operare utilizzando coordinate spaziali. Se quindi tutte le cose sono immesse nello spazio, solo il soggetto fa sì che si possano definire le relazioni spaziali e che si possa dare una posizione a tutti gli oggetti di cui si ha esperienza.
Queste posizioni non vengono registrate passivamente ma attivamente.
I bambini che giocano con i puzzle sviluppano abilità maggiori
La ricerca, condotta dall’Università di Chicago, ha preso come campione 53 coppie di genitori con bambini di età compresa tra i 26 e i 46 mesi, e per 4 mesi sono stati filmati per sessioni di 90 minuti.
Durante l’indagine è stato chiesto alle mamme e ai papà di interagire e di giocare con i loro bambini come avviene normalmente. La cosa che ha sorpreso i ricercatori è che la maggior parte dei genitori ha proposto la composizione di un puzzle ai loro piccoli.
Successivamente, al compimento dei 4 anni e mezzo, sono stati somministrati ai bambini dei test per accertare le loro abilità nel traslare e ruotare le forme. I bambini che avevano giocato a completare dei puzzle, hanno ottenuto maggiori risultati nei test rispetto a quelli che non lo avevano fatto.
Secondo la psicologa Susan Levin, uno dei massimi esperti sullo Sviluppo delle capacità matematiche nei bambini, il risultato è incoraggiante perché l’abilità di trasformare mentalmente le forme è un predittore delle prestazioni nelle discipline STEM (acronimo americano di: Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), ovvero i bambini sono più portati per le materie scientifiche.
Siete pronti a giocare con i puzzle? Leggi anche: Stimolare lo sviluppo cognitivo nei bambini di 2 – 3 anni