Passeggino sì, passeggino no dopo i 3 anni. Quando dirgli addio.

Spesso, soprattutto con l’inizio della scuola, capita di imbattersi in mamme che spingono il passeggino con all’interno “bambinoni” ormai troppo grandi per non camminare già sulle loro gambine.
Passeggino sì o passeggino no superati i 3 anni?
Si tratta di un vero dilemma per molte mamme combattute tra la comodità di tenere sempre sotto controllo il proprio piccolo e la sua voglia di indipendenza. Ciò che a questo punto ci si chiede è se sia opportuno per una mamma concedere il passeggino al proprio bambino nonostante abbia superato i 3 anni e ci stia a stento. Sono numerosi i pediatri che si scagliano contro questa nuova forma di pigrizia spesso più dei genitori che dei più piccoli.
Secondo i medici infatti il passeggino è consigliato da uno a tre anni, facoltativo dai tre ai quattro anni e rigorosamente vietato dai quattro anni in poi. Il motivo è riconducibile alla necessità del piccolo di muoversi e di sviluppare un fisiologico accrescimento. Anche la componente psicologica è importante: i bambini, che superati i 4 anni usano il passeggino, rimangono infatti legati ai genitori da un invisibile cordone ombelicale. Il piccolo camminando da solo, ovviamente sempre sotto il controllo vigile dei genitore, acquisisce le giuste nozioni di orientamento, impara le direzioni ed aumenta la sua resistenza fisica.
Ma esiste un momento specifico per dire addio al passeggino?
Il momento in cui possiamo cominciare a lasciare il passeggino a casa non arriva per tutti i bambini nello stesso periodo: alcuni infatti sono più autonomi e “allergici” alla costrizione del 4 ruote, altri invece si impigriscono.
Dai due anni in poi possiamo però cominciare a pensarci, magari abituandolo con percorsi brevi per poi passare a passeggiate sempre più lunghe. Quel che conta è che la proposta di non usarlo sia percepita come un punto d’orgoglio dal bambino e non come una forzatura.
Inizialmente possiamo incentivarli, magari con la scusa di andare a piedi a prendere a comprare un giocattolo. Col tempo ci accorgeremo dell’aumento nei piccoli della voglia di camminare e che per loro arrivare in un posto senza ausili diversi dalle proprie gambe può essere davvero una soddisfazione.
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