Linguaggio del bambino: come sviluppare il suo vocabolario?

Sebbene tutti i genitori del mondo pensino che le prime parole pronunciate dal bambino siano “mamma o papà”. La verità è che queste due sillabe non rappresentano che i primi tentativi del piccolo di parlare.
Ma-ma, così come pa-pa o na-na non rappresentano parole. Sono suoni fondamentali per aprire la porta al linguaggio del bambino che si sviluppa più tardi generalmente tra i 13 e i 18 mesi.
Esiste un modo per ampliare il vocabolario del nostro piccolo?
Ecco i nostri consigli per sviluppare il linguaggio del bambino:
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Parlare molto
Si può cambiare il pannolino di un bambino stando zitti o gli si può spiegare il mondo che lo circonda mentre è sul fasciatoio. Naturalmente i più piccoli non comprenderanno il senso delle parole ma gli servirà per associare i primi suoni ad oggetti ed azioni.
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Ripetere come un pappagallo
“la-la-la, ga-ga-ga”, non appena il piccolo produce dei suoni che posso sembrare buffi, significa che si sta trasformando in un vero e proprio interlocutore. Ripetere dopo di lui i suoni che emette, non solo lo divertirà ma lo incoraggerà a emulare nuove parole e suoni proposti da voi.
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Ascoltare attentamente
Vale per i grandi e per i piccini, parlare ha senso solo quando si ha la sensazione che qualcuno ci stia ascoltando. Non ha importanza se il vostro bambino si esercita con la sua nuova parola o se ripete la trama del suo ultimo cartone. Ascoltatelo con attenzione, dedicandogli tempo e guardandolo mentre si esprime. Se questo a volte non può accadere, meglio evitare di annuire distrattamente e spiegargli il perché del vostro momentaneo disinteresse.
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Leggere
I libri sono importantissimi soprattutto per i più piccoli. Colori, immagini elementari e storie sono uno stimolo intellettivo enorme per il nostro bambino.
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Cantare
La lingua è informazione, ma anche melodia e ritmo. Sarà molto più semplice per il vostro piccolo imparare nuove parole grazie a una canzoncina o una filastrocca cantata assieme e ripetuta più volte!
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Correggere ma non troppo
“Mamma, dammi un biccotto”. È perfettamente chiaro quello che il piccolo vuole in quel momento. Invece di correggerlo direttamente, puoi ripetere la frase ancora una volta ma nel modo giusto: “Sì, adesso la mamma ti prende un biscotto”
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