L’importanza di stare con gli altri: la socializzazione nei bambini piccoli

la socializzazione nei bambini piccoli

Quanto è importante per il nostro bambino trascorrere del tempo con gli altri? È necessario spingerlo per socializzare? L’asilo nido può essere un luogo per favorire le sue capacità relazionali?

Queste sono tutte domande che prima o poi vengono a galla nella mente di ogni neo genitore alle prese con il primo figlio. Se, inoltre, notiamo che il nostro piccolo ha difficoltà a rapportarsi con i suoi coetanei, allora i dubbi e le paure aumentano.

Quali sono i tempi della socializzazione?

Nei primi anni di vita, la famiglia rappresenta l’unico ambiente che il bambino conosce realmente. Questo nucleo è per lui la prima forma di società con cui entra a contatto e dove avviene la sua prima esperienza di socializzazione. Un passaggio delicato che condizionerà il rapporto che avrà nei confronti del mondo e della vita.

Fino ai 4 anni si parla di pre-socializzazione. Il bambino gioca da solo anche se sta in gruppo. Gli scambi e l’interazione sono molto limitati. Nel momento della socializzazione secondaria (asilo, scuola ecc.) avviene il processo di formazione delle competenze specifiche necessarie allo svolgimento dei ruoli adulti.

Quando inizia l’asilo, anche i coetanei assumono un ruolo importante. In questa fase si scatenano le prime tensioni emotive come ad esempio, paura, confusione, curiosità e si costruiscono i primi comportamenti sociali in un ambito più formale.

Come mai il bambino ha due modi diversi di socializzare: con gli adulti e con i coetanei?

Socializzazione nei bambini piccoli

Come abbiamo detto in precedenza, il bambino vive due livelli di socializzazione: quella familiare e quella con i coetanei. Spesso è possibile notare che un bambino che difficilmente socializza con i suoi compagni ha invece molta facilità con gli adulti. Questo si spiega perché il bambino attribuisce agli adulti maggiore forza, conoscenza e abilità rispetto a lui. Da qui l’accettazione a seguire le regole e i consigli.

Tra coetanei invece non vi sono differenze così marcate. Questo tende a condizionare i rapporti tra i più piccoli.

I nostri consigli:

  1. La socializzazione è un processo spontaneo e come tale non c’è una data ben precisa in cui è doveroso giocare con gli altri. Ogni bambino ha i suoi tempi e creare pressioni può rischiare solo di ottenere l’effetto contrario.
  2. Rispetta sempre i suoi tempi e ricorda che ancora tra i 2 e i 3 anni, i bambini sono più legati al gioco con gli oggetti che al gioco con i coetanei.
  3. Stimolalo con attività che può fare con altri bambini, senza però forzarlo.
  4. Preferisci le attività all’aria aperta dove può incontrare altri bambini. (Leggi I giochi da fare con il tuo bambino all’aria aperta)
  5. Ritagliati del tempo per giocare insieme. Rispetta le sue regole e alterna le tue. In questo modo, il tuo bambino, egocentrico per natura, si abituerà a mediare tra diversi modi di stare insieme.
  6. No all’uso di tablet sotto i 2 anni. Non può essere una compensazione! (Leggi Lo studio condotto condotto dal Cohen Children’s Medical Center di New York)
  7. Non ti preoccupare!

Leggi i pro e i contro dell’inserimento precoce del bambino all’asilo