La paura nei bambini: come gestirla al meglio

paura nei bambini

Vedere il nostro bambino piangere disperatamente, senza peraltro riuscire a comprendere cosa ben sia successo o cosa possa averlo impaurito, è una sensazione spiacevole per tutti i genitori. Nei primi anni, alcuni bambini rispetto ad altri sono più timorosi e facilmente impressionabili. Questo può dipendere da tantissimi fattori: dal suo carattere, dall’emotività, dall’input derivati dall’ambiente in cui il bambino vive. È quindi complesso capire sul momento quali possono essere le soluzioni per aiutarlo.

Vedere nostro figlio così spaventato da situazioni che per noi non sembrano così paurose, ci rende più impotenti. Ma proprio per questo dobbiamo essere in grado di poterli sostenere e di condividere con loro questo sentimento a volte sottovalutato.

La paura è un sentimento fortemente legato all’istinto, che si presenta in situazioni di pericolo reali o immaginari. È qualcosa di irrazionale che ogni bambino imparerà a controllare solo crescendo. Per questo motivo, non bisogna ridicolizzare o sottovalutare questo sentimento ma rispettarlo nella sua interezza.

Anche se sembra la scelta più ovvia e immediata, cerca di non rassicurare tuo figlio con un innocuo “Non c’è niente di cui aver paura”. Incentiverai solo il suo stato emotivo potenziando una situazione che ai suoi occhi sembra terribile. Cerca di non pressarlo con domande insistenti e rispetta i suoi tempi.

Ma quali possono essere i modi più efficaci per insegnare ai bambini a controllare le proprie paure? Vediamoli insieme!

5 consigli per gestire nel modo migliore la paura nei bambini

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  • Respira: prendi una pausa e fai qualche respiro profondo con tuo figlio.

  • Condividi con lui l’attimo: se vedi il tuo piccolo timoroso, fai sentire la tua presenza e abbraccialo;

  • Non deriderlo: cerca di non sminuire la sua paura prendendolo in giro. Non farai altro che peggiorare la situazione. Aiutalo ad accettare la situazione e a descrivere cosa sta succedendo. Prova a farlo disegnare, così si sentirà libero di esprimersi;

  • Personifica una preoccupazione o crea un personaggio: può aiutare a diminuire l’ansia nel piccolo ovunque e in qualsiasi momento;

  • Non fare paragoni: mettere a confronto la sua paura con quella degli altri potrà scatenare una sensazione di inferiorità. Quindi niente accenni a “Il tuo amichetto è felice perché tu non lo sei?” o domande del genere. Concentrati solo su di lui e sui suoi piccoli e grandi progressi.

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