Screening della vista: è utile sotto i 3 anni?

Screening della vista

Pubblicate a marzo 2016 su Jama, Le Linee guida sulla prescrizione dei farmaci oppiacei nella terapia del dolore cronico elaborate dai Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) hanno l’obiettivo di fornire ai medici di base raccomandazioni utili sulla gestione e la terapia del dolore cronico non oncologico.

In tale guida di particolare importanza è la sezione che riguarda lo screening della vista per i bambini piccoli.

Perché è importante uno screening della vista?

Lo screening della vista è importante per individuare tempestivamente quei bambini che possono presentare anomalie dell’apparato visivo.

Appena nati i neonati sono già capaci di vedere, ma per sviluppare il loro sistema visivo è fondamentale che il cervello riceva delle immagini nitide da entrambi gli occhi.

Nei bambini che presentano condizioni come lo strabismo, la miopia, l’astigmatismo, l’ambliopia (il cosiddetto “occhio pigro”) o alcune malattie oculari la naturale maturazione dell’apparato visivo può essere seriamente compromessa.

L’ambliopia, in particolare, è una patologia oculare tipica dell’infanzia che comporta un deficit della capacità visiva di uno o entrambi gli occhi, che può diventare irreversibile se non diagnosticata in tempi utili.

La diagnosi dei problemi visivi, di norma, avviene entro il sesto anno di vita perché entro questa età l’apparato visivo si trova in una fase plastica in cui è ancora possibile intervenire e, se trattato correttamente, è suscettibile a miglioramenti.

Controllo vista neonati: No allo screening prima dei 3 anni

La questione è appunto questa: essendo di così fondamentale importanza è possibile anticipare lo screening prima dei tre anni? Mentre gli oculisti americani sono tutti concordi sull’efficacia degli screening della vista per i bambini in età prescolare, restano invece ancora forti dubbi sulla sua efficacia sotto i tre anni.

Il team di ricerca che si è occupato delle linee guida pubblicate da JAMA ha rilevato che all’incirca dall’1 al 6% dei bambini sotto i 6 anni di età presentano ambliopia o fattori di rischio, come strabismo o una non corretta messa a fuoco. Malgrado quindi l’utilità di anticipare questo esame, gli esperti si dicono perplessi sul suo impiego sotto i 3 anni, a causa del rischio di ricevere da parte dei piccoli pazienti dei feedback errati.

“Uno screening effettuato su bambini sotto i 3 anni rappresenta un po’ una sfida, in quanto il test potrebbe non risultare veritiero data la poca affidabilità di ciò che realmente vedono i piccoli durante l’esame – dice William Good, dello Smith-Kettlewell Eye Resarch Institute di San Francisco. I bambini sotto i 3 anni di solito non danno risposte verbali alle domande su ciò che vedono e dobbiamo affidarci ai loro feedback”.

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