Asilo pro e contro: come scoprire se il tuo bambino è pronto

Il periodo di maternità è quasi agli sgoccioli, il tuo bambino cresce ed è il momento di bilanci e domande: nido o non nido? Questo è il dilemma di tanti neogenitori che si trovano a dover decidere a chi affidare il proprio piccolo. Vi aiutiamo in questo post a fare chiarezza sui pro e i contro dell’inserimento a volte precoce dei più piccoli al nido.
Asilo pro e contro: scopriamo assieme quando è il momento giusto
Partiamo da una certezza: non esiste una decisione giusta o sbagliata; la disponibilità economica e la presenza dei nonni possono giocare un ruolo determinante nella scelta.
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PRO
L’asilo rappresenta uno stimolo per lo sviluppo sociale e intellettivo del piccolo ed è capace di stimolare curiosità. Tra i vantaggi più menzionati dai sostenitori dell’asilo c’è la socializzazione: il piccolo, in un nuovo ambiente e senza il sostegno di figure familiari, ha la possibilità di relazionarsi con bambini della sua stessa età, scoprendo una realtà nuova e diversa. Molti studi ci ricordano però che l’inserimento all’asilo nido avviene in una fascia d’età in cui il contatto con i coetanei non è particolarmente sviluppato. Durante questa età infatti il bambino tende a giocare ancora da solo e a ricercare continuamente il contatto con la mamma. Sembra però che i bambini inseriti precocemente in contesti comunitari si rivelino successivamente più estroversi e comunicativi dei loro coetanei affidati ad esempio alle cure di una tata o dei nonni. Un’altra delle ragioni che spesso frenano la scelta del nido è il timore che il bambino si ammali più del normale. Effettivamente i bambini che frequentano l’asilo nido si ammalano più frequentemente, ma si tratta di una fase necessaria per un corretto sviluppo del loro sistema immunitario.
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CONTRO
Un bambino di nove mesi vive il distacco dalla mamma come una sorta di abbandono non essendo in grado di avvertire la separazione come un momento della sua normale quotidianità. Si interrompe quel contatto fisico costante che è indispensabile entro i primi sei mesi e si rischia di generare confusione nel piccolo che si ritrova tra le braccia di persone non familiari che, per quanto affettuose e preparate, risultano estranee. Ciò non succede dopo l’anno e mezzo di età, momento in cui i bambini si adattano più facilmente alle novità, socializzano meglio e apprezzano la vita e i giochi insieme ai coetanei.
Avete optato per l’iscrizione all’asilo del vostro bambino ma non sapete bene i tempi e le modalità? Leggete anche Arriva il momento dell’asilo: quando iniziare l’inserimento?