Essere mamme sul web: le 10 tipologie delle mamme più odiate

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Così come ci sono molte tipologie di mamme o modi di essere mamme, così in modo diverso le mamme si raccontano attraverso la rete postando gif, foto o immagini divertenti.

C’è chi posta su Facebook una gif che raffigura una mamma stanca che cerca di riposare accanto al sul bambino completamente sveglio, chi invece pubblica un video che prende in giro i consigli da parte di persone che non hanno figli.

Ma chi sono le mamme di oggi e come si presentano sui social?

50 sfumature di mamma in 20 test molto poco scientifici

Pensate sia impossibile mettere insieme più di 50 tipologie di mamme. Ebbene nel libro 50 sfumature di mamma in 20 test molto poco scientifici, ne sono state stilate addiritture 60.

Pubblicato da Giunti a maggio 2017, Anna Bardazzi, Roberta Sandri, Chiara Spairani, grazie al successo del loro blog, hanno dato alla luce questo libro gioco, in cui spiegano i diversi tipi di mamme e offrono 20 test per scoprire in quale casistica si rientra: la mamma distratta, ansiosa, falsa sapiente, oracolo, esaurita, zen, igienista, fasciante,ape regina, pigra o vip.

Naturalmente alla base non c’è alcun scopo scientifico, ma solo la voglia da parte delle autrici (tutte e tre mamme) di prendersi in giro e, come le stesse dichiarano, “di regalare un sorriso alle mamme che ci leggono. Aiutarle a capire che ci possiamo anche prendere un po’ meno sul serio.

Pur mantenendo le nostre idee su educazione dei figli e vita in generale, possiamo essere un po’ meno rigide, meno costruite.

La nostra fenomenologia delle mamme dovrebbe servire proprio a questo. Anche se a volte ha scatenato un putiferio. Perché su certe categorie i nostri lettori si sono scatenati”.

Tipologia delle mamme più odiate sul web

50 sfumature di mamma in 20 test molto poco scientifici

  1. La Mamma Gnocca

    Sei una mamma gnocca, ovvero colei che rappresenta la sventura di tutte le (altre) madri. Quella che, incinta di 7 mesi, indossa ancora i suoi skinny jeans, nei quali noi non saremmo entrate manco a 13 anni. Noi comuni mortali abbiamo bisogno dei jeans premaman a 10 settimane. Già ci stai sulle palle, diciamolo, ma la vera sciagura è se abbiamo partorito lo stesso giorno. Non solo ti abbiamo detestata per tutti i 9 mesi, ti ritroviamo pure in ospedale, dove noi siamo con un camicione della nonna lungo ai polpacci e più informe di noi, mentre tu hai un baby doll trasparente, sei perfettamente truccata e con i capelli di chi è appena uscita dalla parrucchiera. […]

  2. La Mamma Esaurita

    Sei una mamma esaurita, ovvero colei che è un po’ tutte noi. Quando, con un neonato piccolo, bruciamo i biberon lasciati nell’acqua bollente a sterilizzare (l’unica volta in cui ci ricordiamo di farlo). Quando mettiamo la supposta di Tachipirina 200 alla piccola di 8 chili. Quando lasciamo la candeggina aperta e ritroviamo l’unenne che se la porta pericolosamente alla bocca col sorriso diabolico del “guarda mamma, ti faccio perdere cent’anni di vita”. Quando nostro figlio nel tema scrive: mia mamma piange molto. Quando ci dimentichiamo di andare a prendere i figli da qualche parte. Quando ci dimentichiamo dove siano i nostri figli. Quando usciamo di casa in ciabatte. O con la corona di Barbie in testa. E ci arriviamo in ufficio. Tranquilla, mamma esaurita: come vedi, sei in ottima compagnia!

  3. La Mamma Libertaria

    Sei una mamma libertaria, un profilo molto in voga al momento. Per te, i figli si educano con amore e libertà di esprimersi. Ma mica come tutti! Il piccolo schiaffeggia la sorellina neonata? Nessun problema, deve essere libero di esprimere il proprio disagio: basta spiegargli che capiamo la sua frustrazione e il suo desiderio di menare, ma che sono preferibili altre vie di espressione. […] Ma se vuole esprimere la sua voglia di svacco davanti alla tv, non sia mai, la televisione crea mentecatti senza cervello e autodiscernimento. Piange quando deve andare all’asilo? Ritiralo SUBITO, sta manifestando un disagio, vuoi mai che abbia dei traumi per sempre? O peggio: scopri che all’asilo le maestre dicono “bravo”? Per carità, è il primo passo verso un meccanismo di premi e ricatti da cui bisogna fuggire come dalla morte. Per la mamma libertaria, la libertà di esprimersi deve potersi esplicitare in ogni direzione, da quella di parlare o non parlare (il figlio di 7 anni non risponde a chi lo saluta? Deve poter esprimere il proprio scazzo con libertà. Ma se dice una parolaccia è senz’altro stato negativamente influenzato da qualche compagno cresciuto da pessimi genitori).

  4. La Mamma Vegana

    Sei una mamma vegana, ovvero colei che generalmente è anche equosolidale e sì, anche un po’ bio. E green. A volte anche un po’ hippie. Se però Facebook ti fa presente che la terapia con le sanguisughe è cosa buona e giusta, aderirai anche al gruppo “io lovvo i salassi”. […] Consumi alimenti che le persone normali conoscono da sempre – solo li evitano perché disgustosi –, tipo il miglio e le alghe, e vivi di complotti, credi a qualunque bufala giri su internet. Quando ti si invita a cena capace che ti porti la schiscetta. “No, ma non offenderti!” No, e perché dovrei?! Ho solo cucinato vegan per tre ore! […]

  5. La Mamma Ansiosa

    Sei una mamma ansiosa: ovvero colei la cui preveggenza è sempre tendente al nero o, ancora di più, a scenari gotici, dark e a tratti splatter… Hai l’innata capacità di estendere la tua “dote”, chiamiamola così, anche ai figli altrui, contagiando le loro madri e facendo crescere il loro livello di preoccupazione. […] Sei tu che sentiamo emettere urla spaventose indirizzate a un bambino intento in qualcosa di innocuo, che però nella-tua-testa metterà fine alla sua brevissima vita in modo tragico. E, possibilmente, anche molto sanguinolento e impressionante per gli astanti. Probabilmente non mandi i figli in gita scolastica perché potrebbero farsi male. Non li porti fuori a cena perché “chissà che possono mettere loro nel piatto…” (cibo?). Non li mandi al mare con i nonni, perché non ti fidi, perché potrebbero perderli in spiaggia o farli annegare… Dammi il numero di tua madre, ci mando mio figlio! […]

  6. La Mamma Perfetta

    50 sfumature di mamma in 20 test molto poco scientificiSei la mamma perfetta, ovvero colei che quando tutte le altre l’avvistano hanno voglia di cambiare marciapiede, piazza, città, Stato, pianeta, galassia… Sei quella che quando entra a scuola il primo giorno d’asilo ha l’ansia… L’ansia di far vedere che hai tutto quello che c’è sulla lista che ti è stata fornita. Lenzuolino, sacchetta e bavaglino portano il nome e cognome del bambino, come richiesto, ricamato personalmente da te, ovvio. E mentre spieghi tutto questo, le altre, tutte le altre, ti guardano attonite. Ma non ti ascoltano più, sono rimaste alla prima parola: LISTAAAA???!!! Ma di che accidenti di lista parli?! E annusi il panico intorno, leggi il pensiero che attraversa le menti di tutte le altre: “Ma io non ho niente… e mo’ che racconto?”. E godi, perché sei perfetta, ma pure molto stronza, diciamocelo. Sei quella che casualmente viene eletta rappresentante di classe. Anche perché sei l’unica candidata, in genere… Quella che verbalizza tutte le sante riunioni coi genitori. E appende il verbale il giorno dopo. Stampato a colori e con cornice. Quella che il bambino non mangia merendine, non mangia fuori pasto, mangia frutta e verdura a volontà e… no, grazie, niente cioccolato fino ai 3 anni. Ma 4 sarebbe meglio. Quella che all’entrata di scuola, allontanandosi sul tacco 12, guarda l’orologio incrociando le altre che arrivano arrancando a campanella già suonata. E le guardi con insistenza. E magari scuoti anche la testa. Quella che… Quella che noi ci si prova, ma non ce la faremo mai. Oh, pazienza!

  7. La Mamma Lexotan

    Sei una mamma zen, ovvero colei che non perde mai – o quasi – la pazienza. Quella che quando noi stiamo per esplodere in un botto da far saltare la dentiera alla nonna, tu dici mezza parola e noi… ci sgonfiamo. Sì, perché sei come il Lexotan. Tutte dovremmo averti come amica. Ma amica stretta. […] Spesso la Zen ha un numero di figli esponenziale. Non usi punizioni, non usi, diocenescampieliberi, sculaccioni. Tu parli ai tuoi figli. Ci fai lunghi discorsi. E anche se hanno 10 mesi e mordono il tuo braccio che nemmeno un pitbull, capiranno, parlandoci, che non devono farlo. In certi casi ci fai proprio imbufalire, eh. […] Perché va bene che non ti scomponi manco se tuo figlio ti si appende alla gonna lasciandoti in brasiliana davanti al consiglio di classe… ma noi abbiamo il diritto di ululare alla luna e farci esplodere la carotide!

  8. La Mamma Mediterranea

    Ovvero colei che ha un unico pensiero fisso: che il figlio abbia mangiato. Come va a scuola, se ha la febbre, se fa o non fa sport è del tutto secondario, l’importante è che abbia appetito. La mamma mediterranea è quella che a pranzo e cena cucina sempre quattro portate, e ha pena per i poveri bambini che devono accontentarsi del piatto unico: ma hai visto che smunti e patiti, bellidemamma? Per la mamma mediterranea la domenica coincide con il-pranzo-della-domenica, che non a caso occupa l’intera giornata. E lo capiamo, eh, a consumare 15 portate ci vuole tempo ed energia! […] Un bimbo senza cicca non è un bambino, non trovate?

  9. La mamma Filonordica

    Ovvero colei che non si agita mai. Hai almeno tre figli, spesso anche sei, eppure ti si vede in spiaggia leggere tranquillamente un libro da 1500 pagine, mentre i biondi pargoli giocano pacificamente tra loro. Ti muovi quasi sempre in bici, tre figli li inserisci nel side bike, gli altri, dai 4 anni in su, sono ormai autonomi e pedalano diligentemente sulla strada dietro di te. […] Non sei mai apprensiva, i tuoi figli vanno a scuola senza accompagnatori da quando avevano 6 anni, a 7 stanno a casa da soli e a 9 badano ai fratelli. Allatti ininterrottamente da dodici anni, vesti solo fibre naturali e prive di coloranti, il tuo armadio contiene sì e no quattro vestiti e, diciamolo, non particolarmente fashion. […] Ma a te non importa, in fondo non saresti così zen se dovessi occuparti anche di queste quisquilie, no?

  10. La Mamma di Figli Maschi

    Sei una mamma di figli maschi: ovvero colei che per l’umanità è ormai spacciata. Se sei solo al primo, hai pur sempre un’altra chance: “Alla prossima, vedrai, sarà una bella bambina!”. Se invece sei al secondo, sei finita. Se sei incinta e hai appena scoperto la tragica verità […], ma anche se sei sinceramente felice della notizia, ti diamo un consiglio: non dirlo a nessuno. Perché i commenti saranno deprimenti:“Dai, magari alla morfologica diventa femmina” (???) “Provate col terzo”. Al parco, mentre le mamme di femmine se ne stanno in panciolle sulla panchina a chiacchierare, tu sei fissa a bordo campo, come un mister nel più delicato dei derby, a urlare: “No Ubaldo” Non appenderti a testa in giù!”.[…]

Un libro molto divertente, da consigliere a tutte le vostre amiche e alle mamme di vostra conoscenza!